Il Green Pass

In questi giorni si è molto parlato di green pass; ognuno di noi ha la sua idea c’è chi sostiene che il green pass sia anticostituzionale, chi dice che faccia perdere soldi, chi pensa che sia un giusto provvedimento; sarebbe facile e, forse, troppo ottimistico potersi liberare dei dubbi semplicemente ridendoci sopra, burlandoci del nostro vicino che non la pensa come noi; ma che ne direste se ci soffermassimo un momento ad analizzare la cosa?

Lungi da me dirvi cosa fare o come pensare ma possiamo affrontare con leggerezza questo tema e poi, se le vorrete, potrete scrivermi qui sotto le vostre opinioni in merito; allora cominciamo?

Iniziamo con l’analizzare l’incostituzionalità del Green Pass converrete con me che un semplice foglio di carta con un QR sopra non può, neanche lontanamente, essere paragonato alle leggi raziali ed a quello che esse imponevano ma, certamente, questo provvedimento ci pone d’innanzi ad una compressione dei nostri diritti costituzionali.

Ora voi mi chiederete: “Allora è vero che il Green Pass e incostituzionale?” A questa domanda ci possono rispondere i padri fondatori della nostra nazione, capitanati dall’onorevole Alcide De Gasperi.

Essi, infatti decisero di inserire un’eccezione alla legge costituzionale numero 16 “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. […]” ed è da queste sagge ed eterne parole che ci viene data la risposta alla domanda espressa qui sopra: il Green Pass non è incostituzionale.

Ora che abbiamo sciolto il primo dei due nodi che affronteremo oggi possiamo dedicarci alle proteste dei commercianti, i quali sostengono che il Green Pass fa diminuire gli incassi, in un periodo già segnato delle pesanti chiusure e coprifuochi dei mesi addietro.

Quest’affermazione e senza dubbio Vera, infatti l’obbligo del Green Pass escluderebbe chiunque non sia vaccinato, non abbia fatto un tampone con esito negativo e non sia guarito dal COVID-19; in seguito a questo provvedimento i ristoratori prevedono perdite che oscillano tra il 30 ed il 70%*; ora è lecito aspettarsi questa considerazione “Se tutti facessero del proprio meglio e se i ristoratori si sacrificassero per la gloria della nostra nazione potremmo evitare ulteriori lockdown” ma bisogna ricordare che i ristoratori hanno delle famiglie da sfamare e dei dipendenti da pagare dunque bisogna sempre ricordare che “La gloria non si mangia” 

Emanuele Villani


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